15 dicembre | 17.00
Talk La forza delle cose
con Stefano Baia Curioni
Spazio Te
Il titolo della mostra autunnale di Palazzo Te si presenta fin dal primo momento come una sfida e un enigma. Giulio Romano viene studiato come progettista di cose, di oggetti: piatti, vasi, saliere, alzate, pinze, bicchieri, bottiglie; oggetti destinati alla corte, pensati per popolare anche Palazzo Te e le sue pareti. Cose che mostrano e nascondono, che non esprimono solo un’estetica e un senso della ricchezza, del lusso, ma racchiudono un senso del mistero e della sua conquista, una maestria, una padronanza di mezzi, quindi, che intona la vita del Palazzo e detta le condizioni della sua leggibilità. Gli oggetti disegnati da Giulio, per lo più scomparsi, in vari casi forse mai esistiti, rispondono a funzioni d’uso. La pinza prende, il vaso contiene, la saliera anche. Ma la loro natura non sembra spiegabile unicamente sul piano funzionale. In altri termini, osservandole si matura l’ipotesi che non si tratti di cose esclusivamente o prevalentemente pensate per la loro funzione d’uso tecnica. La funzione abita gli oggetti di Giulio Romano, ma si istituisce in essi lungo una linea di tensione e mediazione rispetto ad altri orizzonti.
Ingresso libero senza prenotazione fino ad esaurimento posti disponibili.