TALK Languore e sensualità della musica in Italia ai tempi di Rubens: la nascita dell’armonia tonale, principio cardine della musica europea
9 novembre | 17.00
Con Elena Biggi Parodi
Il periodo che Rubens trascorre in Italia dal 1600 al 1608 coincide con la nascita dell’opera in musica e in particolare con la rappresentazione della Favola di Orfeo di Alessandro Striggio e Claudio Monteverdi, composizione di teatro musicale rappresentata in una sala del Palazzo Ducale il 24 febbraio 1607. Si tratta d’un punto d’arrivo della crescente sensibilità armonico-tonale, un nuovo mezzo espressivo che si affianca e integra nel contrappunto, perfezionato dai maestri fiamminghi, e si rileva già nella produzione dei madrigali, il genere poetico musicale adottato dai più grandi rimatori come Tasso, Marino e Guarini, un repertorio considerato spesso solo dal punto di vista letterario. Durante la sua permanenza mantovana (1591-1612) Monteverdi pubblicò tre libri di madrigali, dal terzo al quinto, che segnano un punto di svolta nella produzione del musicista. Le novità stilistiche del Quinto libro dal punto di vista musicale riguardano anche l’introduzione del basso continuo, l’impiego della pratica improvvisativa di realizzare il basso con delle combinazioni accordali di suoni. Questo stile musicale cambia il rapporto fra parola e musica, in linea con la riscoperta del pensiero greco che sosteneva l’importanza della musica di suscitare (o governare) le passioni umane, che determina l’intenzione di produrre una composizione poetico-musicale significativa emotivamente. Il linguaggio dell’opera è la monodia accompagnata dal basso continuo, che si avvale della straordinaria risorsa espressiva dell’armonia tonale, che si diffonde in tutta Europa e che ancora rimane il linguaggio utilizzato dalla musica Pop.
Ingresso gratuito.