Culmine delle celebrazioni sarà, ad ottobre, il progetto espositivo di Isaac Julien per gli spazi delle Fruttiere, che verranno riaperte dopo un lungo e accurato restauro. Con la curatela di Lorenzo Giusti, Julien attinge al fascino di Palazzo Te per creare un’opera originale in continuità con la potenza immaginifica della dimora gonzaghesca, dimostrando di essere ancora fonte di ispirazione per grandi artisti internazionali.
Dopo aver esposto in templi dell’arte contemporanea come il Museum of Modern Art di New York (2013), l’Art Institute of Chicago (2013), il Museum of Contemporary Art di San Diego (2012) e il Centre Georges Pompidou di Parigi (2005), e aver ricevuto il premio Semaine de la Critique al Festival di Cannes, l’artista britannico presenta a Mantova un’opera nata dal confronto con il ciclo di affreschi di Giulio Romano, in collaborazione con University of Santa Cruz.
Julien interroga il tema della Metamorfosi nella cultura contemporanea, in assonanza con Giulio Romano, interpretando Palazzo Te attraverso il rapporto passato/presente e Uomo/Natura, per realizzare una videoinstallazione multicanale di dimensioni ambientali.

«Il lavoro di Isaac Julien inviterà a riflettere sul rapporto tra entità diverse del mondo vivente, umane e non umane, e sull’urgenza di una trasformazione ecologica, abbracciando un’idea trasformativa di concetti quali l’identità, il genere, la specie» spiega il curatore Lorenzo Giusti, confermando la continuità tra questo intervento e il senso dell’intero programma del Cinquecentenario.

Isaac Julien a Palazzo Te

ottobre 2025

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