GLI ARCHIVI DIGITALI DEI GONZAGA E LA CULTURA ALIMENTARE A MANTOVA FRA CINQUECENTO E SEICENTO
La quarta edizione del progetto “I Gonzaga Digitali”, dedicato allo studio dei documenti della corte gonzaghesca trascritti e disponibili in una banca dati online, si è tenuta venerdì 17 e sabato 18 novembre 2017 presso la Sacrestia dell’Archivio di Stato di Mantova e la chiesa della Madonna della Vittoria.
Il convegno “I Gonzaga Digitali 4. Gli archivi digitali dei Gonzaga e la cultura alimentare a Mantova fra Cinquecento e Seicento”, a cura di Andrea Canova e Daniela Sogliani, ha indagato il tema del cibo che affrontato con tagli disciplinari differenti, che vanno dalla storia economica alla lessicografia, dalla storia dell’arte a quella della farmacopea.
Attraverso gli interventi di studiosi e storici dell’arte e la presentazione di contributi speciali, è stato preso in esame un arco temporale tra il Cinquecento e il Seicento, l’epoca in cui i Gonzaga organizzano i più importanti banchetti, e sono stati indagati i rapporti tra le corti padane a partire dai documenti relativi alla cultura e alle pratiche alimentari.
La circolazione di prodotti quali vino, riso, grano per un’economia di base, fino allo zucchero, caffè e cioccolato per le tavole di lusso, ha condizionato le relazioni economiche e commerciali contribuendo a creare un bacino di circolazione e scambi tra le città. I processi di comunicazione hanno influito in modo decisivo anche sulla storia della cultura, intesa nel suo senso più lato, lasciando tracce profonde nelle consuetudini, ma anche nella documentazione pratica e letteraria.
Le due giornate di studi si sono aperte venerdì alle ore 11.30 presso la Sacrestia dell’Archivio di Stato di Mantova con la proiezione del docufilm I Gonzaga Digitali, ideato da Daniela Sogliani e Gianmaria Pontiroli, e la presentazione del volume degli atti dell’edizione 2016 dal titolo Architettura e urbanistica nei carteggi gonzagheschi in età moderna a cura di Daniela Sogliani e Carlo Togliani (Edizioni di Storia e Letteratura).
Sono proseguite nel pomeriggio presso la chiesa della Madonna della Vittoria, dalle ore 14.30, per poi continuare sabato nello stesso luogo alle ore 11.00, con gli interventi degli studiosi: Alvise Andreose (Università eCampus Novedrate), Cecilia Baraldi (Progetto “Banche dati Gonzaga”), Simona Bellesini (Progetto “Banche dati Gonzaga”), Andrea Canova (Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia), Giuseppe Crimi (Università degli Studi Roma Tre), Giorgio Dell’Oro (Ricercatore indipendente), Blythe Alice Raviola (Università degli Studi di Milano), Filippo Ribani (Università degli Studi di Bologna), Daniela Sogliani (Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te), Annalisa Spinello (Università degli Studi di Verona), e Carlo Togliani (Politecnico di Milano-Polo territoriale di Mantova).
Se il cibo si rivela oggetto di interesse con piena dignità attraverso la costante evoluzione dei rapporti politici ed economici dello stato gonzaghesco, con altrettanta evidenza emerge che la natura del territorio mantovano, la sua ricchezza di acque e di coltivazioni di pianura, determinano gli assetti interni ed esterni di produzione e commercio. La pesca e colture come quella del riso sono costantemente centrali e le dinamiche di importazione-esportazione si arricchiscono, per esempio, con l’acquisizione del Monferrato, di nuovi generi di consumo e di nuove rotte.
Molte altre le tematiche indagate: la gastronomia di corte, i suoi luoghi, le pratiche più raffinate della pasticceria confrontate con quelle di altre sedi principesche, termometro prezioso, di cui il lessico dei carteggi ne registra le variazioni di temperatura con esattezza e precisione; l’ampio spettro dei corrispondenti gonzagheschi operanti nelle corti italiane e straniere che permette anche escursioni sociologiche ampie, talvolta ridimensionando la distanza tra la mensa dei signori e quella del popolo; gli ingredienti in continuo movimento che servono per la cucina, ma anche per il vicino laboratorio del medico: in entrambi i casi ci lasciano tracce utili per intendere la conquista e il mantenimento della salute in età pre-scientifica.
Il convegno si è concluso sabato alle ore 16.00 con la visita dagli ambienti di Palazzo Ducale destinati ai banchetti e alle feste.
L’iniziativa “I Gonzaga Digitali 4. Gli archivi digitali dei Gonzaga e la cultura alimentare a Mantova fra Cinquecento e Seicento” è promossa dal Comune di Mantova, dal Centro Internazionale d’Arte e Cultura di Palazzo Te, dal Dipartimento di Scienze Storiche e Filologiche – Università Cattolica del Sacro Cuore (Sede di Brescia), dall’Archivio di Stato di Mantova e dall’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei mantovani; con il patrocinio del Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova e dell’Accademia Italiana della Cucina; con il sostegno di Fondazione Cariverona, di Fondazione Comunità Mantovana Onlus e della Camera di Commercio di Mantova; e in sinergia con EAST Lombardy.
La documentazione della corte dei Gonzaga tra Cinquecento e Seicento, trascritta e studiata in questo progetto di ricerca, è disponibile nelle banche dati del Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te (http://banchedatigonzaga.centropalazzote.it/portale/).
“La circolazione di prodotti quali vino, riso, grano per un’economia di base, fino allo zucchero, caffè e cioccolato per le tavole di lusso, ha condizionato le relazioni economiche e commerciali contribuendo a creare un bacino di circolazione e scambi tra le città. I processi di comunicazione hanno influito in modo decisivo anche sulla storia della cultura, intesa nel suo senso più lato, lasciando tracce profonde nelle consuetudini, ma anche nella documentazione pratica e letteraria”.