A CURA DI BARBARA FURLOTTI, GUIDO REBECCHINI E LINDA WOLK-SIMON
La mostra indaga la relazione tra immagini erotiche del mondo classico e invenzioni figurative di carattere erotico prodotte nella prima metà del Cinquecento in Italia. Il tema della mostra offre al pubblico la possibilità di affrontare un aspetto relativamente poco noto dell’arte del Rinascimento, strettamente connesso al luogo che la ospita, Palazzo Te, e in particolare ai famosi affreschi di Giulio Romano, indiscusso capolavoro della sua carriera. Concentrandosi sulla produzione del maestro manierista, l’esposizione evidenzia la capillare diffusione di un vasto repertorio di immagini erotiche nella cultura artistica dell’epoca. Le opere esposte, in prestito da musei nazionali e internazionali, sottolineano il carattere giocoso, inventivo e, a tratti, sovversivo di queste invenzioni artistiche e dimostrano la flessibilità del soggetto erotico, utilizzato in opere che spaziano dai disegni ai dipinti, dalle sculture alle incisioni, dalle maioliche agli arazzi.
DATA
05.10.2019