1 dicembre | 17.00
Talk È così che al Te, dopo il Te, le storie divennero oggetti
con Stefano Scansani
Spazio Te
Fu così che il Te, dopo il Te, si riempì di oggetti che gli somigliavano. Nautili fossili, becchi di uccelli esotici, cuori pietrificati, mitologici unicorni, pietre magiche, spoglie d’animali fantastici.
Tramontata la stagione edonistica di Federico II Gonzaga e Giulio Romano, nella seconda metà del Cinquecento la villa divenne lo studio degli artisti fratelli Giorgio e Teodoro Ghisi. Quest’ultimo vi allestì uno dei primi privati musei delle meraviglie che fu visitato e descritto da Ulisse Aldrovandi. Cosicché i segni e le storie impressi anni prima nei muri si materializzarono anche in “cose” biologiche e minerali, con lo stesso potere d’uso. Anzi, con un doppio potere: raccontare favole, e ora dar corpo alla scienza.
Ingresso libero senza prenotazione fino ad esaurimento posti disponibili.