La stagione 2017 del Centro Internazionale di Arte e di Cultura di Palazzo Te si inaugura tenendo conto dei consensi raggiunti nel corso dell’anno Mantova Capitale Italiana della Cultura – gli ingressi nel 2016 alla Reggia dei Gonzaga sono stati 242.346, rispetto ai 169.585 del 2015, con un incremento del + 42,9% – e delle risorse che la città ha ottenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che consentiranno un piano di conservazione e di importante funzionalizzazione degli spazi del palazzo con lavori che dureranno dall’autunno del 2017 per almeno due anni.
«Il 2016 è stato per il Centro un anno di nuovo avvio» dichiara Stefano Baia Curioni, presidente del Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te «durante il quale abbiamo cercato di sostenere la promozione del museo, del palazzo e di Giulio Romano, di lavorare come struttura portante di Mantova Capitale Italiana della Cultura e di proporre una serie di nuove produzioni e occasioni formative alla cittadinanza».
«Nel 2017» aggiunge Baia Curioni «manterremo questa impostazione di principio: supportare la valorizzazione globale del luogo; lavorare con la città per lo sviluppo di politiche culturali ed economiche; produrre occasioni innovative di formazione e partecipazione. Lo faremo con iniziative nuove, di qualità, che speriamo possano progressivamente portare Palazzo Te ad essere il motore culturale di cui la città ha bisogno».
Tra le novità del nuovo anno quindi vi sarà l’avvio dei lavori di ristrutturazione e di riqualificazione che interesseranno il Palazzo, sia per quanto concerne la conservazione strutturale, sia per quanto riguarda la ridefinizione funzionale di alcune aree, tra cui il bookshop e la caffetteria e successivamente gli spazi espositivi e museali. In particolare si prevede di reimpostare bookshop e caffetteria rendendoli luoghi aperti allo studio, al lavoro degli studenti universitari, nella prospettiva di una progressiva apertura dell’Esedra alla cittadinanza.
Per quanto riguarda le produzioni, nel 2017 esse si organizzeranno lungo tre principali linee:
- Esposizioni
- Produzioni multidisciplinari orientate alla formazione e alla partecipazione attiva
- Eventi e spettacoli
Le esposizioni si articoleranno in due stagioni: una primaverile in cui si mette a tema la potenza dello sguardo e della relazione tra artista e artista per la comprensione della storia dell’arte e della pittura; una autunnale in cui si mette a tema l’importanza della relazione tra cultura industriale e cultura umanistica per la crescita sociale, culturale e civile.
Dal 12 marzo al 4 giugno si propone la mostra: Giorgio Morandi e Tacita Dean. “Semplice come tutta la mia vita” che metterà a confronto le opere di uno dei maestri della pittura europea del Novecento con quelle di una delle più importanti e riconosciute artiste della scena mondiale contemporanea.
Dal 1 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018 è in calendario la grande mostra: Produrre per creare. Antonio Ratti, imprenditore e mecenate, che presenterà con la storia entusiasmante di Antonio Ratti una delle più importanti collezioni di tessuti del mondo, dal periodo copto all’Ottocento passando per i velluti veneziani seicenteschi, accompagnata dalle opere di alcuni dei più importanti artisti contemporanei del mondo (da Kapoor a Yona Friedman) che sono state prodotte dalla Fondazione Antonio Ratti a testimoniare la continuità di valori famigliari e imprenditoriali.
La proposta di produzioni multidisciplinari e formative nel 2017 è caratterizzata da tre progetti:
Il coreografo e danzatore Virgilio Sieni, tra aprile e luglio, con La cittadinanza del corpo chiamerà i cittadini a unirsi ai professionisti della sua compagnia per un percorso che aprirà alla riflessione non solo sul corpo e sul gesto, ma anche sul territorio, sull’ospitalità e sull’accoglienza. Esito del laboratorio, che propone un modo nuovo di abitare gli spazi dell’arte, sarà una performance in scena a Palazzo Te il 19 e il 20 luglio.
L’artista Stefano Arienti, da aprile a giugno, rifletterà sul rapporto tra pratiche artistiche e valorizzazione del patrimonio culturale, in particolare sulla musica e sulle arti visive, in un workshop rivolto agli operatori del campo culturale per realizzare concretamente un’opera d’arte.
La fotografa Melina Mulas, da maggio a dicembre, coinvolgerà ancora gli studenti delle scuole superiori di Mantova e della provincia, invitandoli a elaborare sotto la sua guida una personale visione della città attraverso l’obiettivo della macchina fotografica: un modo per suggerire e stimolare nuovi sguardi sul patrimonio paesaggistico, culturale e sociale che li circonda.
Si tratta di una proposta formativa composta da esperienze diverse, per pubblici diversi, che condividono l’idea di educare ad un rapporto vivo e progettuale con il patrimonio culturale, con il paesaggio, con la bellezza.
Gli eventi e gli spettacoli, la cui sequenza è finalizzata ad una apertura serale dell’Esedra alla città, sono organizzati attorno prestigioso riconoscimento di capitale europea dell’enogastronomia, assegnato, dopo Atene, alla Lombardia Orientale (Mantova, Bergamo, Cremona e Brescia).
Tra il 10 giugno e il 10 settembre è in programma La Cucina Mantovana di Principi e di Popolo, eventi culturali dedicati alla cucina mantovana d’autore e ai suoi protagonisti. Si tratterà di iniziative incentrate sui valori della tradizione enogastronomica, in una prospettiva che guarda al futuro. Si andrà alla scoperta delle culture alimentari locali e delle tradizioni agricole del territorio, sensibilizzando il pubblico sull’importanza dell’uso di metodi di produzione e di consumo sostenibili e promuovendo una sempre maggiore educazione alimentare. Il progetto prevede: nello spazio delle Fruttiere un’installazione video che ripercorrerà la storia dei principali piatti della tradizione locale, conferenze e incontri sulla cucina mantovana con chef italiani ed europei; l’allestimento, nell’Esedra, di un’area per la degustazione e un palinsesto di eventi teatrali e musicali nei giardini del Palazzo.
Il cibo sarà anche il tema del progetto di ricerca I Gonzaga digitali 4, che avrà luogo in ottobre. L’attività di ricerca del Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te dedicata alla famiglia principesca che governò Mantova per quasi quattro secoli, è iniziata nel 2010, per mettere in rete una grande quantità di trascrizioni di documenti d’archivio in possesso del Centro. Ogni anno viene scelto un tema per un percorso di approfondimento con almeno tre ricercatori, impegnati nella lettura e trascrizione di nuovi documenti.
Per rafforzare il legame con i cittadini mantovani e i visitatori di tutto il mondo è nata la Community del Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te. L’idea è scaturita dal desiderio e dalla volontà di dare continuità alle esperienze fatte nell’anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura, un “luogo comune” in cui ritrovare le persone con le quali si è vissuto questo anno speciale e incontrarne di nuove, per essere sempre aggiornati sulle attività in programma e per essere, attraverso fotografie e storie personali, ambasciatori degli eventi.
Ulteriore novità è il Biglietto Community Centro Palazzo Te, acquistabile presso la biglietteria del Museo di Palazzo Te al costo di 15 €, che comprende tre ingressi al Palazzo Te e al Museo e Tempio di San Sebastiano. Il biglietto è nominativo e valido per tutto l’anno, fino al 31 dicembre 2017. Potrà essere utilizzato anche in orario serale per gli eventi speciali.